La maggiore rapidità con cui ormai lavorano (vedi anche il parcheggio al tribunale) è dovuta semplicemente ed escòusivamente a norme sui tempi di consegna che una volta non esistevano. Adesso, se un’impresa sfora rispetto ai tempi previsti nel progetto per cause non esterne è costretta a pagare grosse penali, che aumentano in proporzione a quanto ritardo accumulano. Ecco quindi spiegata questo nuovo corso nei lavori pubblici! Mettili di fronte alla paura di perdere soldi e li vedrai lavorare anche per Pasqua e Capodanno!
Quindi lavorano anche di notte ? Bhe, meglio di così…
Chissa come stanno andando i lavori sullo stralcio C.
Ci sono novità per la variante B Notarbartolo-La Malfa ?
E’ in variante? non vedo il vecchio binario o è stato rimosso?
Accontentiamoci per il 2011 della Cefalù-Notarbartolo e La Malfa-Punta Raisi.
Ci sono di mezzo le ferrovie dello stato e Moretti (l’amministratore delegato) che è fortunatamente un pò megalomane.
Vedrete che lo stesso zelo non sarà riscontrabile nè per i tram, nè per la metropolitana automatica.
Per l’ultima trovo difficile l’inaugurazione del primo stralcio entro il 2016 (i lavori dureranno almeno sei anni dalla posa della prima pietra).
Il vecchio binario passa a fianco di Viale delle Alpi sottoterra, e poi sotto il ponte di via Belgio che porta alla circonvallazione ed alle autostrade sbuca in trincea scoperta per poi essere di superficie il monobinario con la fermata Francia. La variante ovviamente prevede un altro scavo sotto il viale delle Alpi, però ora mi interesserebbe sapere se ci sono novità innanzi su questo tratto Notarbartolo-La Malfa.
La Metropolitana Leggera Automatica è prevista nel primo stralcio fino a Norarbartolo in quell’anno invece, ma forse anche prima 😉 .
ho sentito dire che entro quest’anno ci sara la gara d’appalto per la metropolitana leggera automatica,quindi i lavori potrebbero iniziare fine 2009 inizio 2010, per poi terminare fine 2015…………solo per il primo stralcio.
Cmq l’importante che partono i lavori.
Metropolitano se intendi la variante che prevede l’interramento da Notarbartolo all’Ente Minerario Siciliano ancora è in fase di progettazione. Ci è stato detto che in certi punti raggiungerà la profondità di 26 metri. Di più non si sa
infatti attualmente procedono bene i lavori nel tratto brancaccio oreto e poi nel tratto vespri fino al policlinico..pero’ nel lato oreto guadagna fino al ponte ferroviario ancora nn sono inziati i lavori dove come ho letto in alcuni commenti che la nuova fermata sara’ costruita nella via giuseppe segi cmq gia’ avevo sospettato una idea simile che dovevano fare intorno alla piazza guadagna per via che hanno il nome come (fermata guadagna), se costruivano vicino alla via oreto kiamavano la (fermata oreto)…semplice.
e qui ho altri dubbi!!..nn ho capito fino adesso se l’attuale vecchia galleria artificiale che passa dalla piazza guadagna fino al’uscita del ponte ferroviario(incluso) sara’ demolita distrutta abbattuta e compagnia bella per fare posto alla nuova galleria e alla fermata sotterranea suppongo simile alla fermata d’orleans..se mi sapete dare una spiegazione su questo punto!…anche se ero favorevole se facevano la fermata vicino al sovrapasso oreto.
mi sovviene un dubbio…. Finche tutto il passante non sarà terminato questa opera realizzata in quel di Brancaccio resterà non operosa? no, xke in questo caso ho paura che il degrado e l’abbandono potrebbero portarla a fatti che, ahime, comunemente conosciamo…
Ho capito, va bene aspetto altre notizie allora sullo stralcio B del passante, dunque sarà un po più in profondità rispetto al tunnel che scaveranno tra Policlinico e Lolli.
è una giusta osservazioone questa.come facciamo a sapere se l’opera nn andra’ in degrado.per fnire tutto il passante ci vorranno dei anni.e le altre fermate in questo momento andranno in degrado?
Un utente, su skyscrapercity, ha dato notizia di lavori nel tratto Carini-Capaci, senza però fornire alcun dettaglio.
Qualcuno è stato recentemente da quelle parti e sa esattamente che tipo di lavori stanno facendo?
Se non sbaglio, dalla stazione di Carini fino al PL sulla statale prima d’arrivare a Capaci, la sede è già predisposta per il secondo binario, ossia non sarebbe necessario ampliarla, ma solo risistemarla, posare il secondo binario e installare tutti gli impianti tecnologici necessari.
ragazzi leggete questo articolo ke c’era scritto sul giornale la sicilia
«Da Palermo a Catania in 90 minuti»
Alta velocità «light» e nuove stazioni: così le Fs intendono rilanciare il trasporto su rotaia in Sicilia
PALERMO. Il progetto è ambizioso:
dotare la Sicilia di un sistema ferroviario
in grado di fare viaggiare
velocemente persone e merci. Gli
investimenti necessari sono da capogiro,
ma parte delle risorse sono
disponibili. Alcune opere sono già
in cantiere e per quelle in fase di
studio si potrà ricorrere in parte al
Fas ed in parte di fondi europei di
Agenda 2007-2013. Quel che conta
è che la Sicilia sia entrata a pieno
titolo nei programmi di potenziamento
e sviluppo delle Ferrovie
italiane. Ciò anche grazie alla previsione
della costruzione del Ponte
sullo Stretto di Messina che dovrà
essere la cerniera tra il sistema
trasportistico isolano e quello del
resto d’Italia, che sarà collegato al
cuore dell’Europa attraverso il cosiddetto
Corridio 1, Berlino-Palermo.
Ma non basta solo il Ponte
per collegare la capitale della Germania
con il capoluogo dell’Isola.
Da Messina a Palermo, infatti, la
maggior parte del collegamento
ferroviario è ancora a binario unico.
Il raddoppio della strada ferrata,
però, non è affatto semplice
considerata l’accidentata orografia
che contraddistingue il territorio
della Sicilia settentrionale. I
costi previsti sarebbero maggiori
di quelli necessari per la costruzione
del Ponte sullo Stretto.
Ma non è questo l’unico motivo
per cui le Ferrovie dello Stato hanno
previsto un percorso alternativo:
la ferrovia veloce Palermo-Catania
utilizzerebbe fino a Castelbuono
il doppio binario della Palermo-
Messina (i lavori per il raddoppio
della tratta Fiumetorto-
Cefalù-Ogliatrillo sono iniziati)
per poi inoltrarsi sotto i monti dei
Nebrodi e della Madonie, per riemergere
a Catenanuova e da lì arrivare
a Catania.
Sarebbe un percorso complessivo
di 189 chilometri: il primo tratto
di 75 km, Palermo-Castelbuono,
lungo la direttrice Palermo-
Messina; il secondo tratto di 70
km tra Castelbuono e Catenanuova;
il terzo tratto di 44 km, Catenanuova-
Bicocca-Catania Centrale.
Costo previsto circa 4 miliardi
di euro. I 70 km tra Castelbuono e
Catenanuova sarebbero quasi tutti
in galleria a doppia canna. La
distanza tra Palermo e Catania sarebbe
percorsa in un’ora e 30 minuti.
«Ciò non significa – sottolinea
l’assessore regionale alle Finanze,
Michele Cimino – che è abbandonato
il progetto di realizzare il raddoppio
ferroviario diretto Palermo-
Messina. Questa è una scelta
strategica imposta anche dagli accordi
di programma quadro sull’intermodalità
che la Regione ha
stipulato con il governo nazionale.
Infatti, il Cipe ha già approvato
una delibera per l’interporto di
Catania e Termini Imerese. Quindi,
ci sarà l’esigenza di movimentare
milioni di tonnellate di merci tra i
due porti e ciò non può avvenire
solo su gomma».
Una scelta strategica che consentirà
comunque di arrivare velocemente
a Messina, anche grazie
ai lavori di raddoppio della Catania-
Messina. Ma da Bicocca sarà
facile collegarsi con il porto di Augusta.
E’ stato ultimato il progetto
preliminare per la velocizzazione
della tratta Bicocca-Targia (Siracusa).
Dunque, i tre grandi porti di
Augusta, Catania e Termini Imerese
potranno essere messi in rete
tra loro e fare sistema anche con il
grande porto di Gioia Tauro, in Calabria.
La scommessa è quella di
essere pronti ad intercettare i
grandi flussi di traffico che sono
destinati ad aumentare esponenzialmente
nel Mediterraneo con la
creazione dell’area di libero scambio
prevista per il 2010.
Ma quelle ferroviarie sono opere
che hanno bisogno di tempi
lunghi per essere realizzati. E non
devono esserci intoppi. Per esempio,
i lavori del raddoppio del tratto
Fiumetorto-Cefalù-Ogliastrillo,
sulla Palermo-Messina, hanno subito
un rallentamento perché durante
gli scavi sono emersi i resti
di un vasto insediamento archeologico.
I tecnici sono stati tempestivi
nel risolvere la questione,
creando delle strutture che non
intaccheranno le antiche vestigia.
L’«alta velocità light», così si
chiama, potrà raggiungere i 200
km l’ora. E sarà la stessa tecnologia
che sarà utilizzata da Battipaglia
a Reggio Calabria.
Grazie ad un ulteriore investimento
di 35 milioni di euro, già
deliberato dal Cipe, anche il collegamento
ferroviario Palermo-
Agrigento. Una distanza che potrà
essere percorsa in 90 minuti., rispetto
alle circa 2 ore attuali. A
lavori ultimati, buona parte sono
già stati eseguiti, il treno sarà
un’alternativa concreta per chi
dalla Città dei Templi deve raggiungere
il capoluogo dell’Isola.
Infine, ma non meno importante,
l’investimento di circa 81 milioni
di euro per la creazione di
una rete Gsm che migliorerà lo
scambio di comunicazioni tra i
macchinisti e gli operatori di terra.
Ma renderà possibile ai passeggi
comunicare mentre sono in treno,
anche durante il transito nelle gallerie.
CATANIA CON PALERMO, MESSINA E AGRIGENTO «CUORE» DEL PIANO DELLE FS
E la Stazione centrale sarà interrata
PALERMO. Velocizzare i collegamenti
tra le aree metropolitane, ma anche
rendere più efficienti i trasporti
all’interno delle città e con il loro
hinterland. Palermo, Catania,
Messina e Agrigento sono i centri
verso i quali le Ferrovie dello Stato
hanno concentrato le loro attenzioni.
Si tratta di interventi attesi
da tempo, in parte già iniziati, in
parte ancora nella fase progettuale.
Tra le opere infrastrutturali che
in qualche caso potrebbero cambiare
il volto delle città, vi è l’interramento
della Stazione Centrale di
Catania. Un progetto che parte da
lontano e che potrebbe finalmente
essere realizzato. Il potenziamento
del cosiddetto «nodo metropolitano
di Catania», prevede
una serie di interventi che comprendono
le stazioni di Acireale e
Catania-Bicocca, oltre l’interramento
della Stazione Centrale. E’
prevista la realizzazione di nuove
fermate ad Acitrezza, Ognina, Picanello,
Piazza Europa, Duomo e aeroporto
di Fontarossa. Nelle ore di
maggiore traffico, sono previste
corse ogni 10 minuti. Costo previsto
dell’investimento, circa 500
milioni di euro.
Il raddoppio della Catania-Messina,
inoltre, consentirà di effettuare
un servizio metroferroviario,
su una tratta in cui i pendolari
sono parecchi, da Giampilieri a
Messina. Sono previste sei fermate
ed un’altra frequenza delle corse.
Anche il raddoppio della tratta
Messina-Patti, considerato avrà un
servizio metroferroviario.
Considerata la particolare
conformazione urbanistica di Agrigento,
un adeguato servizio metropolitano
potrebbe risolvere parecchi
problemi di mobilità della Città
dei Templi. C’è già un collegamento
ferroviario Agrigento Bassa-
Agrigento Centrale. Ma quello che
si vorrebbe attrezzare è un servizio
di tipo metropolitano che partendo
da Aragona (area industriale),
passando i quartieri S. Michele,
Fontanelle, Agrigento Bassa, Agrigento
Centrale e «Vulcano» porterebbe
a Porto Empedocle, nei pressi
dell’approdo dei traghetti per
Lampedusa. Sarebbe un percorso
di circa 21 chilometri in parte esistente,
ma che necessità di un
profondo restyling.
Investimenti sostanziosi sono
previsti per il raddoppio del passante
ferroviario di Palermo, dalla
zona industria di Brancaccio all’aeroporto
«Falcone e Borsellino»
di Punta Raisi. Un’opera che ha subito
rallentamenti per la contestazione
di comitati di cittadini poiché
il progetto originario prevedeva
i binari in superficie in alcuni
punti nodali della città. E’ stato necessario
un finanziamento di ulteriori
250 milioni di euro, a carico
della Regione, per effettuare l’opera
in galleria. E’ in corso la progettazione
della variante. Per il resto
i lavori sono stati consegnati
nel febbraio del 2008. Ma nuovi
comitati di cittadini si stanno organizzando
nei quartieri «Pallavicino
», «San Lorenzo» e «Tommaso
Natale» dove, secondo l’attuale
progettazione, i binari rimarrebbero
in superficie per qualche chilometro,
mantenendo in vita quattro
passaggi a livello che bloccano
più volte il traffico durante la giornata
e che in futuro, quando grazie
al doppio binario le corse aumenteranno,
rischiano di paralizzare
una parte della città a maggiore
densità abitativa.
Tra le opere in programma, anche
la chiusura del cosiddetto
«anello ferroviario» di Palermo. Un
circuito che parte dalla Stazione
Centrale fino alla Stazione Notarbartolo
che poi si irradia verso la
Fiera del Mediterraneo per fermarsi
a Piazza Giachery, nei pressi del
Mercato ortofrutticolo. Il progetto
prevede il prolungamento fino al
porto per risalire nei pressi del teatro
Politeama. Quindi, il proseguimento
fino a Malaspina per ricongiungersi
con la tratta principale
Centrale-Notarbartolo.
Lascialo perdere quell’articolo che parla di fantomatici comitati addirittura a Pallavicino!!
Fra l’altro avevamo inviato mail allo stesso giornale dove oltre a rilevare alcune inesattezze in quell’articolo, facevamo anche il punto sulla previsione dei lavori e su certi comitati.
La Sicilia non ci ha mai risposto…….
@shpalmen, maxim: è una mia personale opinione, ma credo che il tratto a Brancaccio verrà reso operativo non appena ultimati i lavori, e il motivo è semplice. È prevista la realizzazione di un ulteriore sottopasso sotto la linea ferrata che va direttamente alla stazione centrale, in corrispondenza di via f. gangitano. Opera per cui immagino sarà necessario interrompere il transito sulla linea. Quindi, per raggiungere la stazione, i treni devieranno sulla linea attualmente in realizzazione, passando dalla fermata di Brancaccio Residenziale, e superata via Brancaccio (sul costruendo sovrappasso) sfrutteranno la linea già esistente per arrivare in stazione. Ripeto, è una mia ipotesi, ma non vedo alternative.
perchè la ferrovia passa da pallavicino?
tutte le notizie dell’articolo sono risapute, alcune dal 1990 (velocizzazione Pa-Ag, raddoppio Pa-Me), altre dal 2000. Degli scai di Imera invece si conosce la posizione da secoli…
Comunque a parte ciò la Sicilia ha un ottimo sito, il Giornale di Sicilia forse utilizza ancora le linotype o il ciclostile
AGGIORNAMENTO DA BRANCACCIO (24.01.2009)
1 – Il sottopasso su via Brancaccio. I lavori di scavo su avanzatissimi. Già pronte le due rampe d’accesso (ovviamente ancora sterrate), attualmente stanno scavando proprio sotto il sovrappasso. Sono convinto che nel giro di qualche giorno sbucheranno dalla parte opposta.
2 – Sottopasso della fermata. Le strutture in cemento sembrano ultimate. Dovrebbero anche lì iniziare a scavare le rampe sui due lati.
3 – Sottopasso di via Gangitano. Hanno costruito i muri laterali che delimiteranno la strada fino al muro della ferrovia. Dal lato opposto ci sono solo i pali in cemento sottoterra.
4 – Fermata passante. Ormai le strutture sono pronte. Mancano adesso gli interventi di rifinitura vera e propria (le strutture in metallo), ma credo che per quelle s’attenderà la fine degli altri lavori. Per ora sarebbero solo d’impaccio.
Pallavicino non c’entra assolutamente nulla col passante.
Tra l’altro, se non sbaglio è previsto che la linea passi in trincea, per cui i vari PL verranno eliminati. Esattamente l’opposto di quanto sembra sostengano questi fantomatici comitati. Che poi sarei curioso di sapere da chi è che sono composti. Ci credo poco che la gente dei vari quartieri vi faccia parte. Secondo me si tratta di quattro gatti che non vogliono che gli vengano toccati chissà quali interessi personali e si mettono a fare casino sotto la falsa facciata di un comitato. Il problema può semmai essere se dietro a questi comitati c’è qualche politico che può fare pressioni, pur non rappresentando di fatto nessuno se non se stesso e i suoi quattro amici.
È pronta la parte superiore del sovrappasso, quella su cui poseranno i binari, oltre ai muri laterali che delimitano la strada. Adesso stanno scavando sotto questa struttura per realizzare il tunnel stradale.
Come dire, prima hanno fatto il tetto e adesso ci scavano sotto. 🙂
@ danilo, il gds ha un sito anche ben fatto, http://www.siciliaonline.it/ se non ci credi scorri fino in fondo e vedi chi lo gestisce, non mette il giornale on line ma quella è una scelta commerciale, ma da notizie in tempo reale e delle ultime 24 ore
@ huge, dalle foto che ho fatto oggi sembrerebbe che ci sarà la famosa rotatoria di cui ci parlavano che collegherà via brancaccio, via gangitano e via San Giovanni di Dio
@Huge, è probabile che possano interrompere la linea principale per Messina, e farli viaggiare su un solo binario.A meno che non usino un altra tecnica di costruzione tale che si possa lavorare con la linea in esercizio.
Per far passare arrivare i treni alla stazione C.le da Messina e viceversa, si farebbero passare da Brancaccio residenziale, poi l’interno del Deposito e dritti poi verso la stazione c.le (come si può notare dall’alto).Mi sembra molto improponibile, ma niente è impossibile 😉
Con riferimento all’articolo riportato da “manu” vorrei dire che trovo inaccettabile oltre che insensata l’ipotesi di abbandonare il raddoppio della Pa-Me in favore di quello della Pa-Ct.
Dove sta scritto che uno che parte da Palermo per andare a Messina debba passare a tutti i costi da Catania?
Vogliono praticamente riproporre quello che accadeva con i pullman Sais diversi anni fa (quando ancora non c’erano collegamenti diretti dal capoluogo dell’Isola alla città dello Stretto): in quel caso non solo eri obbligato a passare da Catania, ma il più delle volte bisognava anche cambiare bus. Mah!!!
Non credo proprio. Lì la linea passerà sottoterra. L’unica incognita potrebbe essere la fermata che dovranno realizzare, ma anche quella sarà essenzialmente sotterranea.
La tua domanda è motivata da qualche informazione o da qualcosa che hai sentito?
Concordo con Danilo,non capisco questi comitati che vogliono conservare queste pseudo-palazzine fatiscenti,anche se gli hanno assicurato che saranno strapagati.
accipicchia record di commenti!!
ancora nn ho capito perche’ nn hanno progettato di fare l’interramento in galleria artificiale la linea principale Pa Me fino alla stazione di brancaccio industriale, si poteva avere la via brancaccio esteticamente piu’ moderna..
Poi’ quando sara’ inserito il primo post del cantiere di via oreto?
@sicilio, problemi di pendenza, ci sono dei limiti di pendenza da rispettare e in quel caso senza interrare la stazione centrale e la stazione brancaccio commerciale non si poteva fare altrimenti
se non ricordo male mi hanno detto che qualche anno fa a villa niscemi agl’incontri tra comune italferr e i vari comitati per l’ interramento era presente quello di via d’ossuna, assieme ad alcuni rappresentanti di rifondazione e italia dei valori.
perchè in via d’ossuna è tanta la gente che mette due parole di seguito in italiano corretto per poter formare un comitato civile? mi ricordo blocchi stradali in corso alberto amedeo a causa di topi di fogna che avevano colonizzato una palazzina (perchè una vecchia li nutriva amorevolmente). Tutto ciò nell’agosto 2000. Ad oggi è una zona da bonificare.
ragazzi ma sapete qualcosa riguardante questa talpa quando arrivera’,poi continuo a sentire e a leggere che la linea fino a tommaso natale vorrebbero farla interrate.siccome voi mi avete sempre detto che verra in trincea,perche’ continuano a dire articoli di giornale che verra sottoterra?le informazioni qualcuno gli e li da’ per poter scrivere certe cose.mi sapete dire di piu’.poi la linea quando verra interrotta.
@maxim, trincea o interrata è in sostanza la stesa cosa.Quanto abbiamo affermato da sempre fino ad ora 🙂
Fra l’altro gli spazi interrati (o chiamiamola trincea interrata) verrà ricoperta per ricavarne spazi in superficie.
Quale giornale ha riportato ciò??
o letto qui che nel giornaledi sicilia erano uscite queste cose,tutto qui io alla fine so’ be poco,so quello che leggo nel sito.cmq tu sai qualcosa riquardante la talpa.ancora nn si sa’ niente?Ps mi fa piacere che mi hai risp tu e sai perche’.ciao
beh.. stanno lavorando sodo.. ieri notte alle 2 circa gli operai erano ancora a lavoro all’altezza del passaggio a livello di via f.gangitano
si abbastanza, anche sul lato policlinico, ieri ho notato che i lavori procedono spediti. Bene…
Anche nei pressi di Via Oreto nuova .. Io abito li, posso vederli lavorare dalla mia finestra .. lavorano incessantemente ogni giorno ..
magari si tratta di una inversione di tendenze.. opere pubbliche sviluppate a tempo record a palermo…. sembra incredibile… noi ci speriamo!
La maggiore rapidità con cui ormai lavorano (vedi anche il parcheggio al tribunale) è dovuta semplicemente ed escòusivamente a norme sui tempi di consegna che una volta non esistevano. Adesso, se un’impresa sfora rispetto ai tempi previsti nel progetto per cause non esterne è costretta a pagare grosse penali, che aumentano in proporzione a quanto ritardo accumulano. Ecco quindi spiegata questo nuovo corso nei lavori pubblici! Mettili di fronte alla paura di perdere soldi e li vedrai lavorare anche per Pasqua e Capodanno!
Quindi lavorano anche di notte ? Bhe, meglio di così…
Chissa come stanno andando i lavori sullo stralcio C.
Ci sono novità per la variante B Notarbartolo-La Malfa ?
E’ in variante? non vedo il vecchio binario o è stato rimosso?
Accontentiamoci per il 2011 della Cefalù-Notarbartolo e La Malfa-Punta Raisi.
Ci sono di mezzo le ferrovie dello stato e Moretti (l’amministratore delegato) che è fortunatamente un pò megalomane.
Vedrete che lo stesso zelo non sarà riscontrabile nè per i tram, nè per la metropolitana automatica.
Per l’ultima trovo difficile l’inaugurazione del primo stralcio entro il 2016 (i lavori dureranno almeno sei anni dalla posa della prima pietra).
Il vecchio binario passa a fianco di Viale delle Alpi sottoterra, e poi sotto il ponte di via Belgio che porta alla circonvallazione ed alle autostrade sbuca in trincea scoperta per poi essere di superficie il monobinario con la fermata Francia. La variante ovviamente prevede un altro scavo sotto il viale delle Alpi, però ora mi interesserebbe sapere se ci sono novità innanzi su questo tratto Notarbartolo-La Malfa.
La Metropolitana Leggera Automatica è prevista nel primo stralcio fino a Norarbartolo in quell’anno invece, ma forse anche prima 😉 .
ho sentito dire che entro quest’anno ci sara la gara d’appalto per la metropolitana leggera automatica,quindi i lavori potrebbero iniziare fine 2009 inizio 2010, per poi terminare fine 2015…………solo per il primo stralcio.
Cmq l’importante che partono i lavori.
Ascolta, quì comunque si parla del passante, tu ne sai qualcosa sul secondo stralcio ?
il secondo stralcio (B) del Passante intendo.
Metropolitano se intendi la variante che prevede l’interramento da Notarbartolo all’Ente Minerario Siciliano ancora è in fase di progettazione. Ci è stato detto che in certi punti raggiungerà la profondità di 26 metri. Di più non si sa
la profondita’ di 26 metri significa che anche se sara’ in trincea sara’ profonda il aklcuni tratti 26?
26 m intendo?
infatti attualmente procedono bene i lavori nel tratto brancaccio oreto e poi nel tratto vespri fino al policlinico..pero’ nel lato oreto guadagna fino al ponte ferroviario ancora nn sono inziati i lavori dove come ho letto in alcuni commenti che la nuova fermata sara’ costruita nella via giuseppe segi cmq gia’ avevo sospettato una idea simile che dovevano fare intorno alla piazza guadagna per via che hanno il nome come (fermata guadagna), se costruivano vicino alla via oreto kiamavano la (fermata oreto)…semplice.
e qui ho altri dubbi!!..nn ho capito fino adesso se l’attuale vecchia galleria artificiale che passa dalla piazza guadagna fino al’uscita del ponte ferroviario(incluso) sara’ demolita distrutta abbattuta e compagnia bella per fare posto alla nuova galleria e alla fermata sotterranea suppongo simile alla fermata d’orleans..se mi sapete dare una spiegazione su questo punto!…anche se ero favorevole se facevano la fermata vicino al sovrapasso oreto.
@ maxim, no per la trincea di solito le profondità sono di circa 6 metri perchè non incontrano fondamenta di edifici
@ sicilio, la galleria verrà semplicemente adeguata in larghezza
mi sovviene un dubbio…. Finche tutto il passante non sarà terminato questa opera realizzata in quel di Brancaccio resterà non operosa? no, xke in questo caso ho paura che il degrado e l’abbandono potrebbero portarla a fatti che, ahime, comunemente conosciamo…
Ho capito, va bene aspetto altre notizie allora sullo stralcio B del passante, dunque sarà un po più in profondità rispetto al tunnel che scaveranno tra Policlinico e Lolli.
ottimo…speriamo che si continui a lavorare con qust’ordine e precisione
è una giusta osservazioone questa.come facciamo a sapere se l’opera nn andra’ in degrado.per fnire tutto il passante ci vorranno dei anni.e le altre fermate in questo momento andranno in degrado?
Un utente, su skyscrapercity, ha dato notizia di lavori nel tratto Carini-Capaci, senza però fornire alcun dettaglio.
Qualcuno è stato recentemente da quelle parti e sa esattamente che tipo di lavori stanno facendo?
Se non sbaglio, dalla stazione di Carini fino al PL sulla statale prima d’arrivare a Capaci, la sede è già predisposta per il secondo binario, ossia non sarebbe necessario ampliarla, ma solo risistemarla, posare il secondo binario e installare tutti gli impianti tecnologici necessari.
dove hai detto che è la notizia, scusa ?
http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=31066776&postcount=12
ragazzi leggete questo articolo ke c’era scritto sul giornale la sicilia
«Da Palermo a Catania in 90 minuti»
Alta velocità «light» e nuove stazioni: così le Fs intendono rilanciare il trasporto su rotaia in Sicilia
PALERMO. Il progetto è ambizioso:
dotare la Sicilia di un sistema ferroviario
in grado di fare viaggiare
velocemente persone e merci. Gli
investimenti necessari sono da capogiro,
ma parte delle risorse sono
disponibili. Alcune opere sono già
in cantiere e per quelle in fase di
studio si potrà ricorrere in parte al
Fas ed in parte di fondi europei di
Agenda 2007-2013. Quel che conta
è che la Sicilia sia entrata a pieno
titolo nei programmi di potenziamento
e sviluppo delle Ferrovie
italiane. Ciò anche grazie alla previsione
della costruzione del Ponte
sullo Stretto di Messina che dovrà
essere la cerniera tra il sistema
trasportistico isolano e quello del
resto d’Italia, che sarà collegato al
cuore dell’Europa attraverso il cosiddetto
Corridio 1, Berlino-Palermo.
Ma non basta solo il Ponte
per collegare la capitale della Germania
con il capoluogo dell’Isola.
Da Messina a Palermo, infatti, la
maggior parte del collegamento
ferroviario è ancora a binario unico.
Il raddoppio della strada ferrata,
però, non è affatto semplice
considerata l’accidentata orografia
che contraddistingue il territorio
della Sicilia settentrionale. I
costi previsti sarebbero maggiori
di quelli necessari per la costruzione
del Ponte sullo Stretto.
Ma non è questo l’unico motivo
per cui le Ferrovie dello Stato hanno
previsto un percorso alternativo:
la ferrovia veloce Palermo-Catania
utilizzerebbe fino a Castelbuono
il doppio binario della Palermo-
Messina (i lavori per il raddoppio
della tratta Fiumetorto-
Cefalù-Ogliatrillo sono iniziati)
per poi inoltrarsi sotto i monti dei
Nebrodi e della Madonie, per riemergere
a Catenanuova e da lì arrivare
a Catania.
Sarebbe un percorso complessivo
di 189 chilometri: il primo tratto
di 75 km, Palermo-Castelbuono,
lungo la direttrice Palermo-
Messina; il secondo tratto di 70
km tra Castelbuono e Catenanuova;
il terzo tratto di 44 km, Catenanuova-
Bicocca-Catania Centrale.
Costo previsto circa 4 miliardi
di euro. I 70 km tra Castelbuono e
Catenanuova sarebbero quasi tutti
in galleria a doppia canna. La
distanza tra Palermo e Catania sarebbe
percorsa in un’ora e 30 minuti.
«Ciò non significa – sottolinea
l’assessore regionale alle Finanze,
Michele Cimino – che è abbandonato
il progetto di realizzare il raddoppio
ferroviario diretto Palermo-
Messina. Questa è una scelta
strategica imposta anche dagli accordi
di programma quadro sull’intermodalità
che la Regione ha
stipulato con il governo nazionale.
Infatti, il Cipe ha già approvato
una delibera per l’interporto di
Catania e Termini Imerese. Quindi,
ci sarà l’esigenza di movimentare
milioni di tonnellate di merci tra i
due porti e ciò non può avvenire
solo su gomma».
Una scelta strategica che consentirà
comunque di arrivare velocemente
a Messina, anche grazie
ai lavori di raddoppio della Catania-
Messina. Ma da Bicocca sarà
facile collegarsi con il porto di Augusta.
E’ stato ultimato il progetto
preliminare per la velocizzazione
della tratta Bicocca-Targia (Siracusa).
Dunque, i tre grandi porti di
Augusta, Catania e Termini Imerese
potranno essere messi in rete
tra loro e fare sistema anche con il
grande porto di Gioia Tauro, in Calabria.
La scommessa è quella di
essere pronti ad intercettare i
grandi flussi di traffico che sono
destinati ad aumentare esponenzialmente
nel Mediterraneo con la
creazione dell’area di libero scambio
prevista per il 2010.
Ma quelle ferroviarie sono opere
che hanno bisogno di tempi
lunghi per essere realizzati. E non
devono esserci intoppi. Per esempio,
i lavori del raddoppio del tratto
Fiumetorto-Cefalù-Ogliastrillo,
sulla Palermo-Messina, hanno subito
un rallentamento perché durante
gli scavi sono emersi i resti
di un vasto insediamento archeologico.
I tecnici sono stati tempestivi
nel risolvere la questione,
creando delle strutture che non
intaccheranno le antiche vestigia.
L’«alta velocità light», così si
chiama, potrà raggiungere i 200
km l’ora. E sarà la stessa tecnologia
che sarà utilizzata da Battipaglia
a Reggio Calabria.
Grazie ad un ulteriore investimento
di 35 milioni di euro, già
deliberato dal Cipe, anche il collegamento
ferroviario Palermo-
Agrigento. Una distanza che potrà
essere percorsa in 90 minuti., rispetto
alle circa 2 ore attuali. A
lavori ultimati, buona parte sono
già stati eseguiti, il treno sarà
un’alternativa concreta per chi
dalla Città dei Templi deve raggiungere
il capoluogo dell’Isola.
Infine, ma non meno importante,
l’investimento di circa 81 milioni
di euro per la creazione di
una rete Gsm che migliorerà lo
scambio di comunicazioni tra i
macchinisti e gli operatori di terra.
Ma renderà possibile ai passeggi
comunicare mentre sono in treno,
anche durante il transito nelle gallerie.
CATANIA CON PALERMO, MESSINA E AGRIGENTO «CUORE» DEL PIANO DELLE FS
E la Stazione centrale sarà interrata
PALERMO. Velocizzare i collegamenti
tra le aree metropolitane, ma anche
rendere più efficienti i trasporti
all’interno delle città e con il loro
hinterland. Palermo, Catania,
Messina e Agrigento sono i centri
verso i quali le Ferrovie dello Stato
hanno concentrato le loro attenzioni.
Si tratta di interventi attesi
da tempo, in parte già iniziati, in
parte ancora nella fase progettuale.
Tra le opere infrastrutturali che
in qualche caso potrebbero cambiare
il volto delle città, vi è l’interramento
della Stazione Centrale di
Catania. Un progetto che parte da
lontano e che potrebbe finalmente
essere realizzato. Il potenziamento
del cosiddetto «nodo metropolitano
di Catania», prevede
una serie di interventi che comprendono
le stazioni di Acireale e
Catania-Bicocca, oltre l’interramento
della Stazione Centrale. E’
prevista la realizzazione di nuove
fermate ad Acitrezza, Ognina, Picanello,
Piazza Europa, Duomo e aeroporto
di Fontarossa. Nelle ore di
maggiore traffico, sono previste
corse ogni 10 minuti. Costo previsto
dell’investimento, circa 500
milioni di euro.
Il raddoppio della Catania-Messina,
inoltre, consentirà di effettuare
un servizio metroferroviario,
su una tratta in cui i pendolari
sono parecchi, da Giampilieri a
Messina. Sono previste sei fermate
ed un’altra frequenza delle corse.
Anche il raddoppio della tratta
Messina-Patti, considerato avrà un
servizio metroferroviario.
Considerata la particolare
conformazione urbanistica di Agrigento,
un adeguato servizio metropolitano
potrebbe risolvere parecchi
problemi di mobilità della Città
dei Templi. C’è già un collegamento
ferroviario Agrigento Bassa-
Agrigento Centrale. Ma quello che
si vorrebbe attrezzare è un servizio
di tipo metropolitano che partendo
da Aragona (area industriale),
passando i quartieri S. Michele,
Fontanelle, Agrigento Bassa, Agrigento
Centrale e «Vulcano» porterebbe
a Porto Empedocle, nei pressi
dell’approdo dei traghetti per
Lampedusa. Sarebbe un percorso
di circa 21 chilometri in parte esistente,
ma che necessità di un
profondo restyling.
Investimenti sostanziosi sono
previsti per il raddoppio del passante
ferroviario di Palermo, dalla
zona industria di Brancaccio all’aeroporto
«Falcone e Borsellino»
di Punta Raisi. Un’opera che ha subito
rallentamenti per la contestazione
di comitati di cittadini poiché
il progetto originario prevedeva
i binari in superficie in alcuni
punti nodali della città. E’ stato necessario
un finanziamento di ulteriori
250 milioni di euro, a carico
della Regione, per effettuare l’opera
in galleria. E’ in corso la progettazione
della variante. Per il resto
i lavori sono stati consegnati
nel febbraio del 2008. Ma nuovi
comitati di cittadini si stanno organizzando
nei quartieri «Pallavicino
», «San Lorenzo» e «Tommaso
Natale» dove, secondo l’attuale
progettazione, i binari rimarrebbero
in superficie per qualche chilometro,
mantenendo in vita quattro
passaggi a livello che bloccano
più volte il traffico durante la giornata
e che in futuro, quando grazie
al doppio binario le corse aumenteranno,
rischiano di paralizzare
una parte della città a maggiore
densità abitativa.
Tra le opere in programma, anche
la chiusura del cosiddetto
«anello ferroviario» di Palermo. Un
circuito che parte dalla Stazione
Centrale fino alla Stazione Notarbartolo
che poi si irradia verso la
Fiera del Mediterraneo per fermarsi
a Piazza Giachery, nei pressi del
Mercato ortofrutticolo. Il progetto
prevede il prolungamento fino al
porto per risalire nei pressi del teatro
Politeama. Quindi, il proseguimento
fino a Malaspina per ricongiungersi
con la tratta principale
Centrale-Notarbartolo.
«Da Palermo a Catania in 90 minuti» 🙂
chissaà quando lo faranno… hihihihih
Lascialo perdere quell’articolo che parla di fantomatici comitati addirittura a Pallavicino!!
Fra l’altro avevamo inviato mail allo stesso giornale dove oltre a rilevare alcune inesattezze in quell’articolo, facevamo anche il punto sulla previsione dei lavori e su certi comitati.
La Sicilia non ci ha mai risposto…….
@shpalmen, maxim: è una mia personale opinione, ma credo che il tratto a Brancaccio verrà reso operativo non appena ultimati i lavori, e il motivo è semplice. È prevista la realizzazione di un ulteriore sottopasso sotto la linea ferrata che va direttamente alla stazione centrale, in corrispondenza di via f. gangitano. Opera per cui immagino sarà necessario interrompere il transito sulla linea. Quindi, per raggiungere la stazione, i treni devieranno sulla linea attualmente in realizzazione, passando dalla fermata di Brancaccio Residenziale, e superata via Brancaccio (sul costruendo sovrappasso) sfrutteranno la linea già esistente per arrivare in stazione. Ripeto, è una mia ipotesi, ma non vedo alternative.
perchè la ferrovia passa da pallavicino?
tutte le notizie dell’articolo sono risapute, alcune dal 1990 (velocizzazione Pa-Ag, raddoppio Pa-Me), altre dal 2000. Degli scai di Imera invece si conosce la posizione da secoli…
Comunque a parte ciò la Sicilia ha un ottimo sito, il Giornale di Sicilia forse utilizza ancora le linotype o il ciclostile
AGGIORNAMENTO DA BRANCACCIO (24.01.2009)
1 – Il sottopasso su via Brancaccio. I lavori di scavo su avanzatissimi. Già pronte le due rampe d’accesso (ovviamente ancora sterrate), attualmente stanno scavando proprio sotto il sovrappasso. Sono convinto che nel giro di qualche giorno sbucheranno dalla parte opposta.
2 – Sottopasso della fermata. Le strutture in cemento sembrano ultimate. Dovrebbero anche lì iniziare a scavare le rampe sui due lati.
3 – Sottopasso di via Gangitano. Hanno costruito i muri laterali che delimiteranno la strada fino al muro della ferrovia. Dal lato opposto ci sono solo i pali in cemento sottoterra.
4 – Fermata passante. Ormai le strutture sono pronte. Mancano adesso gli interventi di rifinitura vera e propria (le strutture in metallo), ma credo che per quelle s’attenderà la fine degli altri lavori. Per ora sarebbero solo d’impaccio.
Pallavicino non c’entra assolutamente nulla col passante.
Tra l’altro, se non sbaglio è previsto che la linea passi in trincea, per cui i vari PL verranno eliminati. Esattamente l’opposto di quanto sembra sostengano questi fantomatici comitati. Che poi sarei curioso di sapere da chi è che sono composti. Ci credo poco che la gente dei vari quartieri vi faccia parte. Secondo me si tratta di quattro gatti che non vogliono che gli vengano toccati chissà quali interessi personali e si mettono a fare casino sotto la falsa facciata di un comitato. Il problema può semmai essere se dietro a questi comitati c’è qualche politico che può fare pressioni, pur non rappresentando di fatto nessuno se non se stesso e i suoi quattro amici.
Come mai scavano sotto il sovrappasso se l’hanno già realizzato ?
È pronta la parte superiore del sovrappasso, quella su cui poseranno i binari, oltre ai muri laterali che delimitano la strada. Adesso stanno scavando sotto questa struttura per realizzare il tunnel stradale.
Come dire, prima hanno fatto il tetto e adesso ci scavano sotto. 🙂
ah ho capito, quindi ferrovia sopra, strada sotto. Ok
@ danilo, il gds ha un sito anche ben fatto, http://www.siciliaonline.it/ se non ci credi scorri fino in fondo e vedi chi lo gestisce, non mette il giornale on line ma quella è una scelta commerciale, ma da notizie in tempo reale e delle ultime 24 ore
@ huge, anche io ci sono passato oggi 😉
@ huge, dalle foto che ho fatto oggi sembrerebbe che ci sarà la famosa rotatoria di cui ci parlavano che collegherà via brancaccio, via gangitano e via San Giovanni di Dio
@Huge, è probabile che possano interrompere la linea principale per Messina, e farli viaggiare su un solo binario.A meno che non usino un altra tecnica di costruzione tale che si possa lavorare con la linea in esercizio.
Per far passare arrivare i treni alla stazione C.le da Messina e viceversa, si farebbero passare da Brancaccio residenziale, poi l’interno del Deposito e dritti poi verso la stazione c.le (come si può notare dall’alto).Mi sembra molto improponibile, ma niente è impossibile 😉
Con riferimento all’articolo riportato da “manu” vorrei dire che trovo inaccettabile oltre che insensata l’ipotesi di abbandonare il raddoppio della Pa-Me in favore di quello della Pa-Ct.
Dove sta scritto che uno che parte da Palermo per andare a Messina debba passare a tutti i costi da Catania?
Vogliono praticamente riproporre quello che accadeva con i pullman Sais diversi anni fa (quando ancora non c’erano collegamenti diretti dal capoluogo dell’Isola alla città dello Stretto): in quel caso non solo eri obbligato a passare da Catania, ma il più delle volte bisognava anche cambiare bus. Mah!!!
ciao a tutti, sapete se le case di via d’ossuna andranno a terra?
Non credo proprio. Lì la linea passerà sottoterra. L’unica incognita potrebbe essere la fermata che dovranno realizzare, ma anche quella sarà essenzialmente sotterranea.
La tua domanda è motivata da qualche informazione o da qualcosa che hai sentito?
si, alcune andranno a terra come confermato da italferr, ma saranno ampiamente pagate
Ah! Sai come mai?
ma questa notizia dell’italferr è recente?
@ huge, proprio per la stazione
@ marte, non recentissima ma ce l’hanno data come sicurissima gli ingegneri di Italferr
grazie Paco per l’informazione.
creiamo il comitato per l’abbattimento delle catapecchie di via d’ossuna? quella zona meriterebbe uno sventramento parigino.
Concordo con Danilo,non capisco questi comitati che vogliono conservare queste pseudo-palazzine fatiscenti,anche se gli hanno assicurato che saranno strapagati.
accipicchia record di commenti!!
ancora nn ho capito perche’ nn hanno progettato di fare l’interramento in galleria artificiale la linea principale Pa Me fino alla stazione di brancaccio industriale, si poteva avere la via brancaccio esteticamente piu’ moderna..
Poi’ quando sara’ inserito il primo post del cantiere di via oreto?
@sicilio, problemi di pendenza, ci sono dei limiti di pendenza da rispettare e in quel caso senza interrare la stazione centrale e la stazione brancaccio commerciale non si poteva fare altrimenti
@grazie paco!!
Sai quando ci sara’ le prime immagini del cantiere oreto..
Ma esiste ancora un certo comitato di via D’Ossuna oppure (come probabile che sia) non è mai esistito??
se non ricordo male mi hanno detto che qualche anno fa a villa niscemi agl’incontri tra comune italferr e i vari comitati per l’ interramento era presente quello di via d’ossuna, assieme ad alcuni rappresentanti di rifondazione e italia dei valori.
perchè in via d’ossuna è tanta la gente che mette due parole di seguito in italiano corretto per poter formare un comitato civile? mi ricordo blocchi stradali in corso alberto amedeo a causa di topi di fogna che avevano colonizzato una palazzina (perchè una vecchia li nutriva amorevolmente). Tutto ciò nell’agosto 2000. Ad oggi è una zona da bonificare.
Il comitato di via D’Ossuna esiste solo sulla carta.
ragazzi ma sapete qualcosa riguardante questa talpa quando arrivera’,poi continuo a sentire e a leggere che la linea fino a tommaso natale vorrebbero farla interrate.siccome voi mi avete sempre detto che verra in trincea,perche’ continuano a dire articoli di giornale che verra sottoterra?le informazioni qualcuno gli e li da’ per poter scrivere certe cose.mi sapete dire di piu’.poi la linea quando verra interrotta.
@maxim, trincea o interrata è in sostanza la stesa cosa.Quanto abbiamo affermato da sempre fino ad ora 🙂
Fra l’altro gli spazi interrati (o chiamiamola trincea interrata) verrà ricoperta per ricavarne spazi in superficie.
Quale giornale ha riportato ciò??
o letto qui che nel giornaledi sicilia erano uscite queste cose,tutto qui io alla fine so’ be poco,so quello che leggo nel sito.cmq tu sai qualcosa riquardante la talpa.ancora nn si sa’ niente?Ps mi fa piacere che mi hai risp tu e sai perche’.ciao